Come creare una Playlist su Spotify

Non sai come creare una playlist su Spotify? Si tratta di un’operazione abbastanza semplice che può essere effettuata sia da pc che da dispositivi mobili Android e iOS, prima di spiegarti tutti i passaggi, se non hai ancora un account per accedere al servizio musicale di streaming, devi creane uno.

Per creare un nuovo profilo su Spotify avvia l’applicazione sul tuo smartphone o tablet e fai un tap sul pulsante Iscriviti Gratis.

Inserisci tutti i dati nei campi richiesti, completando tutte le istruzioni a schermo fino ad arrivare al pulsante Crea, per completare l’apertura del tuo account Spotify.

Se vuoi effettuare la registrazione da computer, invece, devi collegarti sul sito ufficiale di Spotify e cliccare su Iscriviti, nella pagina che si apre inerire tutti i dati richiesti all’interno dei campi, al termine, poni il segno di spunta accanto all’opzione Accetto i Termini e le condizioni Spotify, verifica la tua identità mettendo un segno di spunta accanto alla voce Non sono un robot e poi conferma cliccando su Iscriviti.

È possibile anche registrarsi usando il tuo account Facebook, anche in questo caso è necessario mettere il segno di spunta accanto alla voce Accetto i Termini e condizioni Spotify, e poi confermare cliccando su Iscriviti con Facebook.

CREARE UNA PLAYLIST SPOTIFY SU SMARTPHONE E TABLET

Creare una playlist Spotify su dispositivi mobili è davvero molto semplice: devi accedere al tuo account, fare tap sulla voce La tua Libreria che si trova nel menu in basso e scegliere Crea.

Se hai attivo Spotify Premium scegli la voce Playlist e poi su Crea Playlist, inserisci il nome nel campo “Dai un nome alla tua playlist” e premi su Crea, oppure, puoi decidere di saltare questo passaggio per assegnare un nome automatico.

Adesso che hai creato la tua playlist, fai un tap su Aggiungi brani e poi tocca il simbolo “+” per aggiungere nuove canzoni di tuo interesse, presenti nella sezione Suggeriti.

Se vuoi cercare i brani preferiti, digita il titolo nel campo Cerca che si trova in alt, scegli il brano nei risultati mostrati e fai un tap sul pulsante “+” per aggiungerlo alla tua playlist Spotify.

Se vuoi avviare la riproduzione della tua libreria, scegli la voce La tua libreria che si trova nel menu in basso, fai un tap sul nome della tua playlist Spotify da ascoltare e tocca sul pulsante Riproduzione casuale.

È possibile aggiungere nuovi brani, permettere gli amici di apportare modifiche con la funzione “Rendi collaborativa”, rinominare la playlist, cancellarla, impostarne la privacy e se, hai attivo l’abbonamento premium, puoi anche scaricare la playlist in modo da averla disponibile anche offline.

Tutte queste operazioni possono essere eseguite all’interno della playlist facendo un tap sull’icona a tre puntini che si trova in alto a destra dello schermo.

CREARE UNA PLAYLIST SPOTIFY DA COMPUTER

Se desideri creare una playlist Spotify da computer devi sapere che ci sono due alternative: il client ufficiale di Spotify e il lettore web ufficiale per lo streaming musicale.

Client Spotify

Se il client ufficiale Spotify non è ancora installato sul tuo pc, puoi scaricarlo da qui, segui tutte le istruzioni a schermo fino al completamento dell’installazione.

 

Al primo avvio, cliccare su Accedi e poi su “Nuova Playlist” che si trova nella barra laterale a sinistra, inserisci un nome, clicca su Scegli immagini per aggiungere una copertina e una descrizione nell’apposito campo, completa l’operazione cliccando su Crea.

All’interno della schermata, clicca su Aggiungi e scegli le canzoni all’interno dei Brani Suggeriti, oppure, inserisci il titolo nel campo di ricerca, seleziona la canzone e poi premi su Aggiungi alla Playlist e seleziona quella creata in precedenza.

Se vuoi riprodurre le canzoni della playlist, dalla barra laterale clicca sul suo nome e poi premi su Play, mentre per personalizzarne alcuni aspetti, clicca sull’icona con i tre puntini; le personalizzazioni sono uguale a quelle che abbiamo citato in precedenza per la versione mobile.

Inoltre, è anche possibile condividere la playlist sui più famosi social network come Facebook, Messenger, Skype, Twitter, ect…

Per rimuovere una canzone dalla playlist, clicca col tasto destro sul titolo della canzone e scegli Rimuovi dalla Playlist.

Lettore web

Se non vuoi installare il client sul tuo computer ma vuoi comunque avere a disposizione delle playlist, puoi farlo utilizzando il lettore web Spotify, accedi al servizio inserendo i tuoi dati oppure utilizzando Facebook.

Dopo aver effettuato l’accesso, clicca sulla voce La mia libreriae poi su Nuova Playlist, inserisci un nome alla playlist e poi premi sul pulsante Crea.

Nella sezione Recommended Songs clicca su Addrelativo ai brani che si desidera aggiungere, oppure, utilizza la voce Cerca nella barra laterale sinistra, trova la tua canzone di interesse e aggiungilo alla playlist usando l’icona a tre puntini accanto al suo nome, completa l’operazione scegliendo Aggiungi alla playlist.

Se desideri avviare la riproduzione, scegli La tua libreria, clicca sul nome della playlist e poi sul pulsante Play.

Conclusioni

Creare una playlist Spotify è molto semplice, l’operazione è simile qualunque sia il dispositivo che si decide di utilizzare, che sia mobile o desktop.

Per utilizzare questo servizio e creare delle playlist bisogna avere un account Spotify, mentre per godere di funzioni aggiuntive bisogna effettuare un abbonamento al servizio Spotify Premium.

Le playlist create possono essere condivise con gli amici attraverso i social network, se sei un’artista ed hai creato la tua playlist e vuoi farla conoscere e ottenere più plays, potrebbe interessarti il nostro servizio di aumento plays Spotify Artista.

LEGGI ANCHE: Followers su Spotify, come fare ad aumentarli

Visibilità o vanità? Il vero significato dell’aumento dei play Spotify italiani nel 2025

I numeri non bastano più

C’è stato un momento, qualche anno fa, in cui bastava un numero. Bastava mostrare “centomila ascolti” per sembrare un artista affermato. Oggi non funziona più così.
Nel 2025, l’aumento dei play Spotify italiani è diventato un indicatore ambiguo: da una parte misura la popolarità, dall’altra può nascondere un vuoto narrativo, un successo costruito su sabbia.
Non è un caso che sempre più artisti, anche emergenti, inizino a chiedersi quanto contano davvero quei numeri.

Il nuovo mito della visibilità

Viviamo in un’epoca in cui la visibilità è diventata una valuta.
Un artista sconosciuto con 5000 ascolti settimanali oggi ha più potere contrattuale di un talento puro senza strategia digitale.
Spotify non è più solo una piattaforma musicale: è una vetrina sociale, un luogo dove i numeri raccontano storie.

Ma sono storie vere?
L’aumento dei play Spotify italiani non è più soltanto una questione di marketing: è la nuova frontiera della credibilità.

Gli algoritmi premiano la costanza, ma sono gli ascoltatori reali a decretare la durata di un progetto. I numeri possono aprire porte, ma solo l’autenticità permette di restare dentro.

L’effetto “specchio”: quando i numeri ingannano

L’industria musicale italiana, come tutte, vive di percezioni.
Un artista con 200.000 ascolti mensili “sembra” di successo, e questo basta per ottenere una playlist, un’intervista o una collaborazione. Ma spesso dietro quel numero si nasconde una strategia di boost mirato, una spinta iniziale necessaria per attivare l’attenzione dell’algoritmo.

E qui nasce il paradosso: il successo reale comincia spesso da un impulso artificiale.
Non è frode, non è inganno: è posizionamento.
Oggi la sfida non è evitare l’aumento dei play, ma capire come usarlo per far emergere la propria identità artistica.

Tra marketing e meritocrazia

In un contesto dove tutto è misurabile, anche la musica si è trasformata in dato.
Ogni skip, ogni replay, ogni secondo ascoltato contribuisce a scrivere la traiettoria di un brano.
Eppure, nonostante questa apparente freddezza analitica, l’ascolto resta un gesto emotivo, umano, imperfetto.

L’aumento dei play Spotify italiani non può essere interpretato come una semplice metrica di successo. È uno strumento, non un fine.
Serve per farsi notare, per superare quella soglia iniziale che spesso impedisce a un artista emergente di arrivare alla gente giusta.

In questo senso, conoscere i meccanismi, scegliere i canali più coerenti e affidarsi a servizi affidabili è una forma di intelligenza strategica, non di vanità. Chi lavora seriamente nella promozione musicale sa che anche un piccolo incremento mirato, se reale e coerente, può fare la differenza: per questo molti scelgono piattaforme specializzate nell’aumento dei play Spotify italiani gestito in modo autentico, senza scorciatoie o automatismi.

La psicologia dei numeri: ciò che vediamo ci influenza

Non è solo questione di algoritmi.
Anche l’essere umano è programmato per fidarsi della massa.
Un brano con milioni di ascolti ci appare automaticamente più interessante.
Le persone, inconsciamente, associano il numero al valore.

Ecco perché l’aumento dei play Spotify italiani diventa anche una leva psicologica: una soglia percettiva che trasforma un artista da “uno dei tanti” a “uno che funziona”.
In un mercato saturo, dove ogni giorno vengono pubblicati oltre 100.000 nuovi brani, il numero diventa una bussola per l’ascoltatore distratto.

Autenticità 2.0: il ritorno del contenuto

Il pubblico italiano, però, sta diventando più attento.
Lo dimostrano le playlist indipendenti, i micro-festival locali, la riscoperta di generi che sembravano scomparsi.
Chi ascolta oggi vuole capire chi c’è dietro un brano, non solo quante persone lo hanno ascoltato.

È il segnale di un ritorno al contenuto, ma con una consapevolezza nuova: autenticità e visibilità non sono nemici, se dialogano bene.
Un artista può far crescere i propri ascolti senza tradire la propria identità, purché la crescita rispecchi un percorso vero, coerente, costruito passo dopo passo.

2025: l’anno della consapevolezza digitale

Il 2025 segna un cambio di paradigma.
Chi lavora nel mondo musicale, dalle etichette ai promoter, fino ai creator, sa che non si può più ignorare il potere dei dati, ma nemmeno farsi dominare da essi.
La nuova generazione di artisti italiani non vuole solo “essere ascoltata”: vuole durare.

E per durare serve equilibrio.
Serve la lucidità di usare i numeri come trampolino, non come specchio.
Perché alla fine, dietro ogni aumento dei play Spotify italiani, c’è una storia che solo il tempo può validare.

In sintesi

  • I numeri contano, ma non bastano.

  • L’aumento dei play è utile se integrato in una strategia di comunicazione coerente.

  • La visibilità non deve diventare vanità: è uno strumento per raccontarsi meglio.

  • L’autenticità resta la chiave, anche in un mondo governato dagli algoritmi.

Per farla breve: la musica, nonostante tutto, resta umana

Forse è questo il punto da cui ripartire.
Dietro ogni play c’è ancora una persona, un momento, un’emozione.
E mentre gli algoritmi cercano di prevedere cosa ascolteremo domani, la verità è che a guidarci restano le stesse cose di sempre: la voce, le parole, la vibrazione.
L’aumento dei play può aprire le porte, ma solo la musica, quella vera, riesce a farle restare aperte.

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